Contratto e rapporto di lavoro
Al Caf Cisl potrai stipulare il contratto a norma del CCNL del lavoro domestico. Datore di lavoro e lavoratore dovranno presentarsi al Caf con validi documenti di riconoscimento, codice fiscale ed eventualmente il permesso di soggiorno.
Stipula del contratto: documenti utili
Per la stipula del contratto a norma del contratto nazionale del lavoro domestico, è necessario presentarsi allo Sportello Colf e Badanti con i seguenti documenti:
DATORE DI LAVORO
- documento di riconoscimento valido, Carta d'identità o Passaporto
- Codice Fiscale rilasciato dall'agenzia dell'entrate
- Dati assistito se non coincidono con i dati del datore di lavoro
- eventuale delega, ad un familiare, se il datore di lavoro è impossibilitato a presentarsi per la stipula del contratto o a firmare
LAVORATORE e LAVORATRICE
Comunitario: Documento di riconoscimento valido, Carta d'identità (e stato estero di appartenenza) o Passaporto; Codice Fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate
Extracomunitario: Documento di riconoscimento valido, Carta d'identità (e stato estero di appartenenza) o Passaporto; Codice Fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate; Permesso di soggiorno in corso di validità. In caso di rinnovo, puó essere presentata la ricevuta di invio della documentazione rilasciata dall'ufficio postale.
Cessazione del rapporto di lavoro, TFR
La durata del rapporto di lavoro può essere di tipo determinato (al momento dell'assunzione si stabilisce la data di chiusura) o indeterminato. In quest'ultimo caso, per la rescissione del rapporto di lavoro, entrambe le parti (sia per il licenziamento che per le dimissioni) devono presentare una dichiarazione scritta che rispetti gli obblighi del preavviso previsti dal CCNL che una parte deve all'altra; tale periodo varia a secondo dell'anzianità lavorativa.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro, il Caf Cisl si occuperà di comunicare telematicamente all'INPS, entro 5 giorni dalla data di cessazione, l'avvenuta chiusura del rapporto di lavoro.
Il Caf Cisl assiste il datore di lavoro nel calcolo del TFR (trattamento di fine rapporto) e di tutte le spettanze maturate dal lavoratore/lavoratrice alla data di chiusura del rapporto di lavoro.
Per il lavoratore domestico, il TFR ammonta all'incirca ad una mensilità per ogni anno di lavoro. Tale quota sarà pagata, in proporzione al periodo lavorato, al termine del rapporto di lavoro. Sono previsti casi eccezionali per la liquidazione di una parte del TFR a rapporto di lavoro ancora in corso (acquisto prima casa, spese mediche).