Manovra: Tagli ai Caf incoerenti con contrasto evasione - a rischio migliaia di posti di lavoro
All'interno del disegno di legge di Stabilità, in tema di prestazioni risalta la pesante riduzione dei compensi per le funzioni svolte dai CAF, i Centri di assistenza fiscale, nella misura di circa il 23 -25%
Il ministero dell'economia riconosce ai Caf per la compilazione e la trasmissione delle dichiarazioni dei redditi compensi che secondo il Ddl di Stabilità verrebbero tagliati significativamente: In particolare, il Disegno di Legge di stabilità prevede una riduzione del compenso da 16,29 a 14 euro per ogni dichiarazione inviata telematicamente dal Caf e da 32,58 a 26 euro per le dichiarazioni congiunte di marito e moglie. Verrebbe inoltre abolito il compenso di 1,03 euro per ogni dichiarazione telematica inviata ed infine congelato l'adeguamento Istat relativo al compenso per tre anni a partire dal 2011.
Va segnalato che il compenso per le dichiarazioni dei redditi è fermo a quanto stabilito nel 1998, con il solo riconoscimento dell’adeguamento Istat e che questa significativa riduzione - di un compenso già inadeguato - ci mette in una condizione di estrema difficoltà nel garantire un servizio agli stessi standard qualitativi degli anni precedenti, danneggiando sia i 17 milioni di contribuenti che ogni anno si avvalgono dell’assistenza dei Caf, che la pubblica amministrazione stessa, di cui i Caf sono intermediari autorizzati dalla legge.
In termini produttivi, i 48 Caf associati della Consulta, occupano circa 6000 addetti a tempo indeterminato e circa 15.000 lavoratori stagionali. Di fronte a un taglio di tale entità, ci vedremo costretti ad operare su una pesante limitazione dei costi fissi - mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro con un conseguente il peggioramento del servizio ai cittadini – e in parte, su un aumento delle tariffe pagate dai dichiaranti: un costo maggiore per poter ottemperare al dovere verso l’Erario a carico di quei contribuenti certamente più fedeli, che tipicamente si collocano nella fascia medio bassa.
Nonostante ciò, i CAF saranno comunque chiamati a mantenere un livello di affidabilità altissima, dovendo apporre tra l'altro il visto di conformità alle dichiarazioni, sia nei confronti del contribuente, per il quale garantiscono in solido tramite copertura assicurativa in caso di errori imputabili ai Caf, che dell’Agenzia delle Entrate che sottopone i Caf a verifiche periodiche e sanzioni in caso di irregolarità e che, attraverso questi, impegna già minori risorse economiche ed organizzative.
Va rilevata perciò l’incongruenza del considerare risparmi questi tagli che si ripercuoteranno direttamente sui cittadini e sul loro diritto-dovere di contribuenti, e l’incoerenza con la stessa strategia del Governo, e delle richieste dell’Unione Europea di una forte azione di contrasto all’evasione fiscale.
L’attività dei Caf infatti presidia un punto nevralgico del sistema fiscale garantendo un comportamento corretto e trasparente per una importante platea di soggetti, elemento di certezza delle entrate dello Stato sul versante del prelievo. È evidente il rischio di tenuta generale dell’efficienza e dell’efficacia dell’attuale sistema che fino ad oggi ha fornito a basso costo un servizio di importanza strategica per la pubblica amministrazione e indispensabile per milioni i cittadini.
Uffico stampa Consulta dei Caf
© Riproduzione riservata - 28 Ottobre 2011