ISEE: CAF "Convenzione non va, proviamo 6 mesi, poi stop". Siglato accordo con Inps
(di Giulia Pelosi - ANSA) Nuove regole (e maggiori difficolta') per i cittadini che hanno bisogno di calcolare il nuovo Isee. Dal primo Gennaio e' infatti in vigore la riforma dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), necessario per accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate. Per ottenere la propria certificazione Isee è dunque necessario compilare uno dei nuovi modelli, differenziati e revisionati con i nuovi parametri di valutazione del reddito. Il nuovo Indicatore può infatti essere calcolato solo grazie alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), contenente i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali. Quest'anno, per il calcolo, saranno richiesti anche i redditi finanziari (oltre a quelli immobiliari) gli interessi attivi dei conti correnti, la giacenza media, i bot e i certificati di credito del tesoro (cct). "Vista le difficolta' per il calcolo del nuovo Isee i Caf offrono assistenza ai contribuenti nella compilazione dei diversi moduli di cui si compone" spiega il coordinatore nazionale dei Caf, Valeriano Canepari. "Questi dati vengono inviati all'Inps che li confrontera' con quelli presenti nell'anagrafe tributaria". "Se l'accertamento risultera' corretto - spiega ancora Canepari -, l'Inps provvedera' ad inviare il calcolo dell'Isee che il cittadino utilizzera' per chiedere le prestazioni agevolate di cui necessita". Il Caf ha 4 giorni di tempo per inviare i dati all'Inps, che entro 6 giorni dovra' fornire il nuovo Isee. In media - sottolinea il coordinatore nazionale dei Caf - servira' piu' tempo per avere il nuovo Isee, circa 10 giorni se tutte le documentazioni risulteranno corrette". "Nel 2014, su 6 milioni di dichiarazioni inviate, il 95 per cento e' stata gestita dai Caf. Quest'anno a fronte delle complessita' introdotte e' difficilissimo per un contribuente medio gestire questa pratica in autonomia. Fino a ieri - continua Canepari - in assenza della convenzione con l' Inps abbiamo gestito con difficolta' le richieste dei contribuenti. La convenzione infatti e' la cornice giuridica che ci permette di operare secondo le regole, delineando diritti e doveri, compensi e sanzioni". "La convenzione che il commissario straordinario dell'Inps Tiziano Treu ci ha inviato ieri non ci soddisfa", afferma Canepari, sottolineando due criticita' della convenzione. "A fronte di una maggiore complessità per la determinazione del calcolo per il nuovo Isee - spiega -, avevamo richiesto un incremento dei nostri compensi del 50 per cento, soprattutto perche' sono fermi al 2012, quando erano stati ridotti del 25 per cento". "Il secondo aspetto critico - aggiunge - riguarda la possibilità di chiedere al contribuente un piccolo contributo per l'assistenza nella compilazione dell'Isee (variabile da 5 a 10 euro), lasciando però la potestà ai singoli Caf di poterla attivare o meno. Del resto e' quello che succede anche per la compilazione del modello 730. Entrambe le nostre richieste non sono state accolte". La novita' piu' importante introdotta nella convenzione e' quella di aver stabilito una data limite (sei mesi) entro la quale si potra' valutare con piu' chiarezza la reale complessita' dell'Isee e l'andamento numerico. Attraverso l'analisi di questi due aspetti sara' possibile valutare la possibilita' di incrementare i nuovi compensi. "Se entro sei mesi non sarà chiarito questo aspetto, valuteremo la possibilità di interrompere questo tipo di servizio per i cittadini - aggiunge il coordinatore nazionale. Ci rendiamo conto della gravità di questo gesto ma non è possibile per noi lavorare in perdita. Tra gli attuali costi che dobbiamo sostenere e le difficoltà generate dal nuovo calcolo dell' Isee sarà impossibile garantire questo servizio senza un incremento dei nostri compensi" "Nonostante tutte le difficolta' pero' - conclude Canepari - l'attuale Isee e' un significativo passo avanti nei confronti dell'equita' e della contestazione dell'evasione fiscale perche' evita furbizie e frodi fiscali. Il problema piu' grande (oltre quello di calcolare correttamente il valore dell'indicatore) sara' per i comuni, che dovranno analizzare le condizione sociali della popolazione e definire le nuove soglie che garantiranno l'accesso alle prestazioni agevolate, per evitare che alcuni cittadini vengano privati di diritti garantiti fino all'anno scorso".
© Riproduzione riservata - 27 Gennaio 2015