Bonus mobili, per il 2014 cambia lo sconto

La Legge di Stabilità 2014 ha previsto la proroga all'agevolazione fino al 31 dicembre 2014 introducendo però un limite alla detraibilità: le spese infatti non possono superare l’importo massimo dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. I contribuenti che possono avvalersi della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono individuati tra quelli che fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio. In sostanza, la detrazione è collegata agli interventi effettuati su singole unità immobiliari residenziali: • di manutenzione straordinaria, • di restauro e di risanamento conservativo; • di ristrutturazione edilizia; • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi; • di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, • di manutenzione ordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; Vi è, quindi, una stretta correlazione tra l’incentivo a favore del settore del mobile e quello a favore del settore edile. La detrazione spetta nella misura del 50 per cento su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro ed è riconosciuta ai soggetti che nel periodo tra il 6 giugno e il 31 dicembre 2013 hanno sostenuto spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica. Per il 2014 invece si deve fare riferimento, sempre nei limiti di 10.000 euro, all'importo delle spese sostenute per la ristrutturazione. Ad esempio, se si spendono 3mila euro per la ristrutturazione e 8mila euro per i mobili, la detrazione del 50% sarà calcolata solo su acquisti fino a 3mila euro. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Quali sono le spese detraibili nella dichiarazione di quest'anno: La detrazione è riconosciuta ai soggetti che nel periodo tra il 6 giugno e il 31 dicembre 2013 hanno sostenuto spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica. Rientrano tra i “mobili” agevolabili, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la disposizione limita il beneficio all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Per quanto riguarda l’individuazione dei “grandi elettrodomestici”, costituisce utile riferimento l’elenco di cui all’allegato 1B del Decreto Legislativo n. 151 del 25 luglio 2005, secondo cui rientrano nei grandi elettrodomestici, a titolo esemplificativo: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che: • possono essere agevolate solo le spese sostenute per gli acquisti di mobili o grandi elettrodomestici nuovi; • il collegamento richiesto dalla norma tra acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici e arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione deve sussistere tenendo conto dell’immobile nel suo complesso e non del singolo ambiente dell’immobile stesso; in altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i mobili (o gli elettrodomestici) sono destinati all’arredo di un ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia comunque oggetto degli interventi edilizi. Quali sono i limiti di spesa: La detrazione spetta su una spesa massima complessiva di 10.000 euro, riferita alla singola unità immobiliare oggetto dell’intervento di recupero, comprensiva delle pertinenze. Quindi, se più soggetti hanno diritto alla detrazione, il limite di 10.000 euro deve essere ripartito fra gli stessi. Invece, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità abitative potrà fruire del beneficio con riferimento a ciascuna unità abitativa, e in tal caso l’importo massimo previsto si intende riferito a ciascuna di esse. Il predetto importo massimo di euro 10.000 è riferito, infatti, alla singola unità immobiliare. Quali sono gli adempimenti da seguire I contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione agevolati. Nei bonifici, pertanto, devono essere indicati: - la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; - il codice fiscale del beneficiario della detrazione; - il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Per esigenze di semplificazione legate alle tipologie di beni acquistabili, è consentito effettuare il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici anche mediante carte di credito o carte di debito. In questo caso, - la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione, e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Le spese sostenute devono essere “documentate”, conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti. Va evidenziato che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. La data di avvio dei lavori può essere comprovata dalle abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare, ovvero, in caso si tratti di lavori per i quali non sono necessarie comunicazioni o titoli abitativi dovrà essere predisposta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Quali sono le spese non ammesse Oltre ai casi che il legislatore ha implicitamente escluso dal beneficio (manutenzione ordinaria di singole unità immobiliari, immobili di nuova costruzione), l’agevolazione non spetta in caso di acquisto di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

© Riproduzione riservata - 22 Marzo 2014

Ti potrebbe interessare

Iscriviti alla Newsletter

Per rimanere sempre aggiornato
sulle novità fiscali e del mondo Caf Cisl
Iscriviti subito